domenica 29 settembre 2013

Noi Sappiamo Chi e la Televisione incarnata, che avvelena il pianeta intero!

Per fortuna del pianeta terra, sembra che non ci sarà la guerra in Siria, mentre addirittura, dopo decenni, pare si sia aperto un canale di comunicazione tra l'Iran islamico e la comunità internazionale.
Difficile però in questi giorni scrivere alcunché da un paese come l'Italia, dove si sta consumando – lo voglia il Cielo! – probabilmente l'ultimo atto di una saga infinita di meschinità e squallore che per 20 anni ha avvelenato come un cancro la vita di questo paese.
Corruzione di magistrati, politici, forze dell'ordine, collusione con la mafia, prostituzione anche minorile come stile di governo e di vita, uso delle proprie funzioni pubbliche per accrescere la personale ricchezza e potere... Solo il ventilato sospetto di uno di questi comportamenti antisociali e criminali avrebbero distrutto la carriera di qualsiasi uomo politico, in qualsiasi paese civile del mondo. E invece Noi Sappiamo Chi, mentre spandeva sistematicamente odio verso chi non stava con lui e con arroganza e cinismo perseguiva solo i propri interessi, è riuscito per tutti questi anni ad attrarre il consenso di milioni di suoi connazionali, che lo esaltavano, lo prendevano a modello, lo votavano.

Metà Italia da 20 anni sprofonda nella vergogna. Eppure, se dal resto del mondo arrivava lo sberleffo divertito e continuo per la infima barzelletta umana a cui l'italietta a conferiva il potere, più di una volta, specialmente da amici che vivono in paesi cosiddetti “emergenti” (che in realtà significa “attualmente sommersi”), ma non solo, mi arrivavano commenti che mi stupivano e riportavano ogni cosa a una più triste, desolante, globale normalità. Cioè, anche senza la teatralità e l'impudenza ostentata di Noi Sappiamo Chi, la politica e l'economia mondiale viaggiano in realtà quasi di norma, molto più di quanto non ci immaginiamo, attraverso comportamenti che, ufficialmente legali o criminali che siano, per le persone “comuni” significano solo, miseria, sfruttamento, infelicità, malattie, morte. Per il beneficio di una casta ristretta e corrotta. E il mondo non si scandalizza, non si indigna più di tanto.

A parte certi “profeti della tecnologia” che riescono a descrivere il tempo attuale in termini di contrapposizione tra la cultura “digitale” e quella della carta stampata, senza tenere praticamente conto della televisione, viviamo in pianeta intero in cui il cosiddetto “immaginario” è condizionato da decenni dalle stesse serie TV, e oggi vive di Grandi Fratelli, di X factor, format globalizzati, trasmissioni “per famiglie” in cui il sesso, il privato delle persone, le relazioni umane sono sistematicamente proposti come merce di intrattenimento. Ci si innamora, si litiga, si dà di matto in diretta TV, in una confusione terribile tra realtà e finzione, tra verità e bugie. Non c'è più dignità e vergogna, ma solo uno spettacolo continuo, in cui si incanalano e sublimano i problemi e le frustrazioni delle vita reale.
E Noi Sappiamo Chi, nel nostro paese, è la televisione, A cui molti vogliono credere, oltre ogni evidenza! Avendo ormai smarrito il senso della collettività, della solidarietà, della democrazia come partecipazione e non solo come consumo, unico e ossessivo modello di vita anche per chi a mala pena nel pianeta ha da mangiare e da bere. Televisione come potentissimo, planetario, omologante sostituto di realtà!
Non è una evoluzione irreversibile della specie umana, ma un problema enorme con cui fare i conti seriamente, e che ha condizionato in modo determinante anche lo sviluppo delle potenziali alternative, come potrebbe essere la rete.
Intanto a noi italiani ci è capitato Noi Sappiamo Chi. Ma non dimentichiamo che per la maggior parte dell'umanità le cose vanno, in realtà, molto peggio!

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