giovedì 12 luglio 2012

Parole nei libri come farfalle


In realtà, nella mia difficoltà a tenere questo blog con regolarità non gioca solo il fatto che, a differenza che per “Bambini Oggi”, non ho più un contratto che mi vincola a un numero minimo di articoli al mese. Affrontando certi argomenti, capita spesso che vado a toccare certi nervi scoperti, personali e professionali, dovuti alla mia marginalità strutturale in un contesto in cui pure credo sinceramente di sapermi muovere a livelli di assoluto valore.
Del resto, il professore spagnolo che assomigliava un po' al Sean Connery Ramirez di Highlander , come un saggio maestro di immortali, me lo aveva detto: «Tu lavori troppo bene... lavorerai poco!»
Così, quando rosico, succede per esempio che faccio fatica a guardare i racconti e i romanzi degli altri senza pensare a tutti quelli che non ho pubblicato io... Ne rimarrà uno solo? Ma no dai, e oggi eventualmente c'è la rete!

Un divano per 12” è una serie di Giunti per bambini intorno all'argomento delle famiglie allargate.
Delicatezza, umorismo, genitori separati, mamme in carriera, nonne che vivono sugli alberi...
Citazione quasi a caso, da Un ciclone in salotto, di Elisa Puricelli Guerra. Dopo il lungo viaggio silenzioso in treno verso Milano, dove, a causa della opportunità di lavoro della mamma, Leo andrà ad abitare con il papà, «le parole hanno cominciato a sgorgargli dalla bocca come centinaia di farfalle rimaste prigioniere in una caverna».
L'argomento è attuale, e poteva anche essere trattato in quel modo ammiccante agli stereotipi che in anni recenti ha portato in auge tanti “faccendieri” della cultura per bambini (scusate, i nervi scoperti!) E invece si parla di cose vere con parole vere... come farfalle!
«La borsetta della mamma comincia ad agitarsi tutta, salta a destra e a sinistra sul sedile come se avesse un attacco di rabbia!»
Durante un lungo anno glorioso di attività in cui il teatro e il video ruotavano sempre e comunque attorno ai libri, da toccare, sfogliare, annusare, se ce ne fosse stato bisogno ne ho avuto ampia conferma: ai bambini, i libri piacciono sempre moltissimo. Siamo noi che a volte ci facciamo degli strani problemi.
E all'ora, non con l'iPad o il telefonino, o il mega schermi TV HD 3D interattivo, ma proprio con il buon vecchio libro di carta: a tutti, buona lettura!

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